Tale tipologia prevede che l'attrezzo costipatore sia provvisto alla base (o sulla testa dello starter) di una punta a perdere appunto denominata "lost bit". Raggiunta la lunghezza palo di progetto, alla profondità desiderata viene inserita la gabbia di armatura all'interno del tubolare o aste di perforazione, successivamente viene eseguito il getto calcestruzzo dentro il tubo perforatore che funge in questo caso da camicia di rivestimento e tubo convogliatore del calcestruzzo.
Alla fine del completo riempimento del tubo perforatore, mediante getto dal basso verso l'alto e con la perdita della punta (lost bit), inizia la risalita dell'asta e dell'attrezzo di perforazione, con contemporanea sua rotazione e completamento del getto di calcestruzzo.
Tutte le fasi del palo (fase scavo e fase getto) sono computerizzate, visibili sul display il quale registra tutti i dati necessari per le verifiche di qualità, quali:
I parametri indicati sono i più comunemente richiesti. In ogni caso è possibile disporre di altri parametri di controllo da individuare nel caso specifico vengano richiesti.
La procedura con puntazza lost bit e l'inserimento della gabbia di armatura precedentemente il getto del palo risolve i problemi di cantiere legati al corretto posizionamento della gabbia all'interno del getto avvenuto, problema caratteristico dei pali CFA. Si supera così il limite di profondità per realizzare pali armati lungo tutto il fusto ed eventuale scavo a vuoto (impossibile nel caso dei pali CFA).
La dimensione diametrale della gabbia di armatura inserita all'interno delle aste di perforazione è limitata dal diametro dell'asta di perforazione stessa (circa 300mm). E' però possibile inserire una ulteriore gabbia (massimo 12.00m) a getto avvenuto senza quindi limitazioni di dimensione, per lunghezze della gabbia tali per cui non si presentino rischi legati a deviazioni verticali.
La classica procedura di esecuzione del palo è la seguente: